giovedì 8 marzo 2012

...a casa di una famiglia indiana!


Tutti insieme!


Avete presente quelli della foto del posto precedente, in 4 sulla moto?
Beh, quella famiglia l'abbiamo conosciuta al parco qualche tempo fa. Eravamo lì a goderci il sole quando, come ormai avrete capito, degli indiani si sono avvicinati per fare due chiacchere, chiedere i nostri nomi, da dove veniamo e fare qualche foto...



Solo che la cosa stavolta è andata un po' per le lunghe e alla fine, nonostante qualche problema con l'inglese (nel senso che abbiamo comunicato un po' in inglese e molto a gesti - benedetta sia l'Italia che almeno questo ci ha insegnato -), abbiamo passato due orette buone a parlare con queste simpaticissime persone.

Verso la fine ci hanno persino invitato per pranzo a casa loro. 

Io sinceramente pensavo scherzassero all'inizio, però poi tra "which day free?" e "you know Katraj Katraj ?" (il quartiere dove vivono, come molte altre cose va ripetuto due volte di seguito per farsi capire meglio - se mi ricordo ve ne riparlo di questa cosa -), l'utilizzo di GPS e Calendario e molto head wobbling, senza rendercene neanche troppo conto ci siamo trovati invitati ufficialmente a casa loro.

FINE INTRO

Punto 1: il giorno prima decidiamo di comprare una torta da portare in regalo, visto che siamo ospiti. Sinceramente non sappiamo ancora se sia costume, ma vabbè. Torta rigorosamente senza uova, sia mai che c'è un vegetariano in famiglia e ci ritroviamo con in mano un insulto ai frutti di bosco!

Punto 2: Katraj (Katraj) è in realtà un posto piuttosto in culonia. Tipo 16km da dove viviamo. Non proprio che ce l'aspettassimo, anche se i nostri ospiti ci avevano abbastanza avvertito! Comunque contratta che ti contratta ce la siamo cavata con quasi un'ora (e infatti siamo arrivati in ritardo...) e 200 rupie di risciò (3€ e rotti, un botto di soldi qua, per il risciò!). Evitiamo poi di dire che prendendo l'autobus per tornare - praticamente ci hanno messo direttamente sopra i nostri ospiti... e chi lo sapeva che c'era un bus... e anche a saperlo, e chi lo sa QUALE è il bus, e DOVE si prende - il prezzo scende drasticamente a tipo 12 rupie.........

Punto 3: i nostri ospiti, come spiegato in precedenza, non erano propriamente padroni dell'inglese. Finchè eravamo faccia a faccia ok, ce la si cavava a gesti. Ma spiegargli al telefono che A) eravamo in ritardo e B) che non avevamo la minima idea di dove fosse di preciso casa loro (l'accordo era trovarsi al Katraj Chowk (Katraj Katraj)) non è stato facilissimo.
Però, pensate che gentili, hanno risolto brillantemente la situazione invitando un cugino che invece, dato che fa l'Università, l'inglese lo mastica piuttosto bene!

Insomma alla fine ce l'abbiamo fatta e ci siamo trovati con loro. Tutti felici e contenti!

Arriviamo alla casa, un 1BHK nuovo di stecca, spazioso e davvero molto carino e ci prepariamo all'esperienza. Io nel frattempo continuo a chiedere al nostro interprete di spiegarmi quali cazzate NON  FARE, dato che non ho idea dei costumi locali. Mi dice di rilassarmi, tanto siamo stranieri e quindi più di tanto da noi non ci si aspetta...

Step 1: togliere scarpe prima di entrare. Quello lo so e la cazzata è evitata.
Step 2: la padrona di casa ci accoglie alla maniera tipica, disegnandoci un bindi sulla fronte e offrendoci dello zucchero. Che Katia prende con la mano sinistra!!! KATIAAAAA!! (LINK per chi non si ricordasse/non sapesse). Per fortuna che, come detto prima, non si aspettano molto da noi e quindi scatta la risata...
Step 3: consegniamo la torta, con grandissimo apprezzamento dei nostri amici (e in particolare del bambino)

Siamo in ritardo, come già detto, e quindi è già ora di pranzo. Assistiamo alla preparazione del chapati, che va mangiato rigorosamente appena pronto, e alla disposizione del cibo sui piatti.

Una donna indiana in cucina a preparare i tipici chapati
Preparazione del Chapati
Disposizione del cibo sui piatti
Si mangia, come da tradizione, per terra! E senza posate a parte il cucchiaio!


Il cibo è davvero buono, speziato il giusto e poco/niente piccante. I nostri ospiti infatti si sono preoccupati tantissimo di questo particolare, fino ad arrivare ad un certo punto a proporci un menù italiano (il padrone di casa ha chiamato un cugino che lavora in un albergo per chiedergli se poteva prepararci del cibo italiano) che abbiamo comunque rifiutato a favore di un molto più interessante menù indiano, concordato a suono di "little spicy".

Vari cibi indiani disposti in un piatti di metallo

Dopo pranzo (compresi vari bis) grandi pacciolate e finalmente arriva il momento del taglio della torta, che pur senza uova risulta essere piuttosto buona! Comunque ho verificato che in famiglia non ci sono vegetariani, quindi al prossimo giro tocca la torta CON le uova, che il gusto ci guadagna!


E concludiamo così, con questa scena che lì per lì mi ha lasciato davvero perplesso: il nostro interprete prende la prima fetta di torta e, invece di mangiarsela... MI IMBOCCA! 0_o 
Un po' stranito domando com'è 'sta storia e mi spiegano che è un grande segno di rispetto. E allora grazie mille - e ricambio -.


Alla fine rimaniamo d'accordo che al prossimo giro si fa da noi (nonostante l'insistenza a rifarlo da loro) e, in 4 in moto, su strada sterrata, con una mano sola e al cellulare, ci portano a prendere l'autobus.

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