Stazione Vittoria |
La nostra gita si è conclusa al 4° giorno nel pomeriggio, dovendo prendere il bus in tempo per non arrivare a Pune nel cuore della notte (dato che il giorno dopo si lavorava).
Dato che la mia salute ancora non era al 100% e che eravamo stanchi per le passeggiate dei giorni precedenti, ci siamo spostati principalmente in taxi. SCELTA SCELLERATA (ma ne parliamo verso la fine del post).
Le mete rimanenti da visitare non erano molte. In primis volevamo dare un'occhiata al Museo ex "Principe di Galles", ora Museo "Chhatrapati Shivaji Maharaj". Niente male ma un po' troppo grande rispetto alla nostra stanchezza e all'interesse non propriamente eccezionale che ci ha suscitato.
Il Museo, peccato che all'interno non si possano fare foto (o meglio, se paghi 300 rupie...) |
In seconda battuta restava l'antica stazione "Regina Vittoria", ora patrimonio dell'Unesco e rinominata, indovinate un po'? Stazione "Chhatrapati Shivaji". Evviva la fantasia. Davvero grande e MOLTO bella, peccato solo che sia impestata di vigliacchi e infami tassisti che hanno avuto il coraggio di chiedermi 650 RUPIE (cifra mai pagata nella storia dell'India suppongo) per portarci al capolinea degli autobus.
Appena mi ha chiesto questa cifra gli ho detto "Aspetta che cerco la polizia, ne parliamo con loro e poi, se ti devo 650 rupie, te le dò, se invece mi stai fregando sono affari tuoi". MALEDETTA POLIZIA che però non si fa trovare, ma quantomeno la cifra alla fine è scesa a 300 rupie, che sono comunque uno sproposito.
Certo che se neanche gli indiani a cui ho chiesto se quel prezzo aveva senso, prima di pagare, mi aiutano... vabbè, fortuna che comunque si tratta di 5 euro, altrimenti non so come sarebbe finita.
E con questo si chiude la parentesi su Mumbai, alla quale assegno, tutto sommato, un voto pari a 6. Poca roba da vedere ma, se avete tempo, si può anche fare.
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