sabato 15 settembre 2012

Giorno 6: Udaipur, la città sull'acqua


Vista panoramica di Udaipur dal tetto dell'albergo

La mattina del sesto giorno abbiamo lasciato Jodhpur risalendo in macchina per raggiungere la quarta meta del nostro tour: Udaipur.
La particolarità di questa città è che è stata costruita sulle rive di un lago; è una città molto antica e di conseguenza le strade sono vicoli stretti e senza grandi logiche: ricorda i paesini siciliani in collina vicini al mare.
Sulla strada da Jodhpur ad Udaipur abbiamo fatto una sosta per visitare un tempio Jain,  devo dire molto bello e pulito.
Questo tempio è stato costruito in un territorio isolato e quindi è totalmente immerso nel verde. Internamente è realizzato con una pietra liscia bianca che lo rende molto luminoso e dà un senso di serenità e pace - se non fosse per le guardie che smistano i fedeli e i turisti -.

Foto del tempio Jain Adinath immerso nel verde
Tempio Jain Adinath

Tempio in mezzo al verde

Arrivati finalmente ad Udaipur dopo quattro ore in mezzo a verdi colline, la prima cosa da fare era arrivare all'albergo per depositare le valigie e salutare l'autista che ci aveva accompagnato nel viaggio fino a quel punto.
Arrivare all'hotel non è stata una cosa semplice: come vi accenavo le stradine erano talmente tanto strette che non ci passava più di una macchina alla volta e una questione importante è che i risciò a motore non hanno la retromarcia quindi ogni volta che ci si trovava faccia a faccia con un risciò eravamo noi quelli che dovevano fare mille manovre per farlo passare; come se non bastasse anche i camion utilizzavano questre stradine per consegnare le merci ai vari negozietti, con conseguenti catastrofi agli angoli delle case, ai templi e ai fili elettrici - per non parlare dell'intasamento generale.

Ad accoglierci in hotel c'era un vecchietto avvolto in una coperta e con occhiali spessi come fondi di bottiglia (propabilmente pure sordo) che sapeva giusto quattro parole di inglese ma che fortunatamente è andato a chiamare il figlio per darci la possibilità di fare il check in.
L'hotel era a conduzione familiare ma la cosa divertente era che ogni componente della famiglia si faceva i cavoli suoi e piazzavano questo vecchio (oppure la figlia tredicenne) alla reception così che se qualche cliente avesse voluto qualcosa sarebbero andati a chiamare i proprietari.

Udaipur, come ogni città di questa prima parte del tour, non aveva molti posti significativi da visitare e quindi mezza giornata sarebbe stata sufficiente.
Abbiamo iniziato la nostra visita con il "City Palace", ovvero il palazzo dove il Maharajà viveva e gestiva gli affari di stato.


La facciata di una delle cose da vedere ad Udaipur: il City Palace
City Palace





Il palazzo era bellissimo: pieno di stanze riccamente decorate, cortili e giardini interni, sfortunatamente per fare le foto bisognava pagare un biglietto doppio. Abbiamo perciò optato per una visita veloce (anche perchè pioveva di fisso) e abbiamo preso una barchetta abbastanza sgarrupata per fare un giro sul lago fino ad arrivare al palazzo sull'acqua.
In mezzo al lago, oltre alla Jagneswar Island dove ha vissuto Shah Jahan - il costruttore del Taj Mahal - dopo la ribellione al padre e al Taj Palace, fatto costruire dal Maharajà per il figlio ribelle che si era stancato di vivere con i genitori (comincio a intravedere un pattern filo-emo), c'è anche un hotel a 5 stelle raggiungibile solo in barca.


Hotel sull'acqua

Vista dell'hotel sull'acqua di notte

Lasciando perdere l'hotel di cui sopra, non visitabile, la Jagneswar Island è un insieme di edifici, fontane e giardini molto suggestivi ma senza particolare rilevanza storica: più che altro si tratta di un hotel, un ristorante, e un costosissimo bar con camerieri inetti, che ci hanno portato la bottiglia d'acqua himalaiana - ma senza i bicchieri - e il caffè - ma senza lo zucchero -.

Unica nota interessante, l'edificio che si vede sullo sfondo della foto poco sotto è proprio il palazzo del giovane Shah Jahan; oggi, purtroppo, ospita un museo senza particolare gusto.

Jagneswar Island

"Bello il palazzetto!!"



Ultima cosa da vedere, una volta tornati in terraferma, il famosissimo Jagdish Temple. Ultimo perchè, fortunatamente, chiude alle 22.00.

Peccato che, dopo il tramonto, sia così buio (e poco illuminato) che non è venuta fuori una foto decente! Eccovi quindi, sotto, l'unica che abbiamo fatto durante la giornata quando ci siamo passati a fianco.

E, se vi state domandando perchè è famoso, è per via della meravigliosa statua di Sai Baba.

Vista del Jagdish Temple di Udaipur dalla strada
Jagdish Temple
Dell'albergo,  Aashiya Haveli, non direi molto. Mi limiterei ad un semplice "cercatene un altro", anche se ho paura che Udaipur, essendo meta fortemente turistica, non offra granchè di meglio (a meno di non farsi spennare).

La nostra camera d'albergo

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