giovedì 27 ottobre 2011
domenica 23 ottobre 2011
Nuovo look: opinioni
Sto facendo un po' di esperimenti con il layout del blog perchè se posso dirla tutta quello precedente mi faceva abbastanza schifo.
In questo sono spariti i gadget laterali ma non mi sembra troppo un dramma dato che la visibilità dei post è piuttosto facilitata. L'unico di cui un po' mi secca la scomparsa è la tag list forse, ma tant'è.
Voi che dite? Meglio adesso o meglio prima? O meglio un'altra roba ancora?
P.S. Just a quick survey. I noticed quite a lot of visitors coming from outside of Italy. Is there any foreigner that doesn't speak italian and that wants to read this blog?? Should I somehow find a way to make it also in English?
La foto del giorno dopo: 22/10
Non c'è voluto troppo tutto sommato... dopo 2 mesi e 14 giorni ho finalmente tolto i miei vestiti dalle valigie e li ho messi nell'armadio! E non solo, ma questo operazione mi è venuta in mente all'1 della notte, senza alcun apparente motivo!
Ora però è tutto così bellino e in ordine... vediamo quanto dura?!
P.S. Prima ho dovuto pulirlo, l'armadio. Non avete idea dello sporco, sebbene in teoria l'avesse già pulito la donna delle pulizie. Per darvi un'idea:
Saluti!
sabato 22 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 21/10
Per la serie "trova l'intruso", mi ero dimenticato di aver fatto questa foto qualche tempo fa con l'intento di farvi comprendere un po' meglio questo strano paese che è l'India.
Se siete bravi e notate subito l'elemento di stranezza, +1 a voi.
Altrimenti, potete guardare la foto successiva.
Notato niente? Dentro il palazzo ("palazzo"... vabbè) c'è un laboratorio di fabbricazione di sedie! Ma come gli è venuto in mente di metterlo lì????
venerdì 21 ottobre 2011
martedì 18 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 17/10
Vorrei focalizzare l'attenzione, in questo periodo, sui prezzi qui in India.
Una domanda che mi fanno spesso infatti riguarda appunto come sia la vita qui, in termini di qualità e di prezzo. Se parlare di qualità non è proprio agevole, per i prezzi è sicuramente più facile dare elementi di paragone.
Il primo esempio è il pasto descritto in foto, preso da Yo! China vicino a casa (o meglio, fatto portare a casa, qui la consegna a domicilio la fanno praticamente tutti e quasi sempre gratis). 179 rupie (3 euro e spicci) per primo, secondo, un involtino e una insalatina, con il primo che ha tipicamente dimensioni epocali e che quindi avanza per il giorno dopo.
A queste vanno tolte 101 rupie di sconto (per ordini superiori alle 500) e aggiunto il 12,5% di tasse, per un totale di 517 rupie (8 euro e mezzo) in tre.
Alla faccia.
Una domanda che mi fanno spesso infatti riguarda appunto come sia la vita qui, in termini di qualità e di prezzo. Se parlare di qualità non è proprio agevole, per i prezzi è sicuramente più facile dare elementi di paragone.
Il primo esempio è il pasto descritto in foto, preso da Yo! China vicino a casa (o meglio, fatto portare a casa, qui la consegna a domicilio la fanno praticamente tutti e quasi sempre gratis). 179 rupie (3 euro e spicci) per primo, secondo, un involtino e una insalatina, con il primo che ha tipicamente dimensioni epocali e che quindi avanza per il giorno dopo.
A queste vanno tolte 101 rupie di sconto (per ordini superiori alle 500) e aggiunto il 12,5% di tasse, per un totale di 517 rupie (8 euro e mezzo) in tre.
Alla faccia.
lunedì 17 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 16/10
Oh che bello, il ritorno dei monsoni continua... pregasi notare il pavimento esattamente davanti a casa. 'MMMOBASTAVERAMENTEPERÓ!!!
domenica 16 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 15/10
Oggi, come spesso accade (a casa non c'è quasi mai niente), sono andato a mangiare fuori. Abbiamo voluto provare questo posticino vicino a casa dove fanno "sizzler and wok" e devo dire che non è niente male. Peccato che faccia un po' di fumo, te la portano che ancora cuoce...
sabato 15 ottobre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
Il ritorno del monsone
Ieri sono tornati i monsoni. ABBESTIA sono tornati!
Più o meno una cosa del genere (il video in realtà è di pochi giorni ma riflette perfettamente l'idea, anzi forse ieri pioveva pure di più)
Più o meno una cosa del genere (il video in realtà è di pochi giorni ma riflette perfettamente l'idea, anzi forse ieri pioveva pure di più)
Insomma, eravamo in ufficio quando siamo stati colti di sorpresa dalla lieta novella di massicci scrosci di pioggia dopo un periodo tutto sommato piuttosto gradevole, se non anche un po' troppo caldo.
Fatto sta che la sera, all'ora di tornare a casa dall'ufficio, ci siamo trovati piuttosto impreparati ad affrontare il viaggio in maniera adeguata, in particolare se pensate che io, nello zaino, ci porto ogni giorno il laptop.
Inizialmente abbiamo anche pensato di aspettare ma, verso le 22, c'eravamo anche un po' rotti e non accennava a smettere. Di risciò in giro neanche l'ombra e, per aggiungere all'atmosfera di festa, blackout totale in tutto Kalyani Nagar e Koreagon Park (i due quartieri dove si snoda la mia intera vita qui a Pune).
L'unica cosa da fare quindi era armarsi di coraggio e tornare a casa.
Fatto sta che la sera, all'ora di tornare a casa dall'ufficio, ci siamo trovati piuttosto impreparati ad affrontare il viaggio in maniera adeguata, in particolare se pensate che io, nello zaino, ci porto ogni giorno il laptop.
Inizialmente abbiamo anche pensato di aspettare ma, verso le 22, c'eravamo anche un po' rotti e non accennava a smettere. Di risciò in giro neanche l'ombra e, per aggiungere all'atmosfera di festa, blackout totale in tutto Kalyani Nagar e Koreagon Park (i due quartieri dove si snoda la mia intera vita qui a Pune).
L'unica cosa da fare quindi era armarsi di coraggio e tornare a casa.
STEP 1: salvare il laptop. Io, anche se mi bagno, mi asciugo senza problemi; il computer potrebbe avere qualche problema in più. Ci dirigiamo (io e Britta, la mia coinquilina) in cucina e prendiamo i sacchi della spazzatura; avvolgiamo gli zaini (vedesi foto poco oltre); li carichiamo in spalla; partiamo; torniamo indietro scoraggiatissimi dopo un passo; riprendiamo coraggio; ripartiamo.
Piove tantissimo, è tutto buio e per terra le strade sono ormai torrenti impetuosi. Nell'arco di 100 metri siamo già zuppi e tira vento. Bagnati come siamo, fa un freddo boia. Sprono Britta a sbrigarsi per mantenere alta la temperatura corporea e per arrivare a casa ad asciugarci il più velocemente possibile, disperando già nella possibilità di una doccia calda a casa del black-out. Però penso che questo sarà comunque uno dei giorni in India che ricorderò meglio.
Ad un certo punto la strada fa una conca e vedo una macchina ferma in mezzo ad un lago, il motore spento. Non posso che immaginare la fatica del proprietario a bestemmiare contro tutte le divinità del pantheon Hindu.
Ad ogni modo, non si scappa, bisogna passare per di là. Inarrestabili entriamo nell'acqua alta fino al ginocchio, consci delle malattie che in essa stanno festeggiando un Natale anticipato. Abbandono ogni speranza di salvezza delle scarpe e vado. Ce la facciamo!
Arriviamo a 100 metri da casa e una macchina si ferma di fianco a noi, abbassa il finestrino e ci chiede se vogliamo un passaggio. Lo ringrazio dal più profondo del cuore, siamo veramente ma veramente fradici, infreddoliti e stanchi. Gli spiego comunque che ormai siamo arrivati, ma che apprezzo davvero il gesto.
Arriviamo a casa. Così:
Poi, guardo le scarpe con aria sconsolata: tolgo la soletta interna, vedo un disastro e capisco che questo è stato l'ultimo viaggio insieme...
Tuttavia, una nota positiva: alla fine da noi l'elettricità c'è. Grazie a Dio, doccia calda. Abbiamo vinto noi.
mercoledì 12 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 10/10
Un'altra festa tipicamente indiana: l'Oktoberfest. A buon intenditore...
P.S. Per la prima volta dopo 2 mesi secchi ho mangiato maiale (bratwurst). Quasi mi commuovevo.
P.S. Per la prima volta dopo 2 mesi secchi ho mangiato maiale (bratwurst). Quasi mi commuovevo.
martedì 11 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 09/10
Una panoramica dall'alto di una delle tipiche feste di casa nostra (si nota poco meno di metà della gente, ma è per capirsi). Ormai gli afterparty di Kumar City sono diventati leggenda. Per maggiori informazioni, vi ricordo QUESTO POST.
domenica 9 ottobre 2011
sabato 8 ottobre 2011
Il video del giorno dopo: 07/10
Eccovi il video di una serata di festa (qui veramente si comincia ad esagerare con le festività) durante le quali si fa questo ballo tradizionale con dei bastoncini, a grandi gruppi, tentando di non sfasciarsi le dita.
Si tratta anche del primo video fatto con il telefonino nuovo, quindi ditemi un po' cosa ne pensate (è pure ripreso in HD!)
Si tratta anche del primo video fatto con il telefonino nuovo, quindi ditemi un po' cosa ne pensate (è pure ripreso in HD!)
La foto del giorno dopo: 06/10
Amici, vi presento il cane dei vicini, da me rinominato Bubi. Si tratta dell'essere più pacifico del mondo: sempre a dormire davanti a casa, non si schioda per alcun motivo. Però, grazie alle coccole, ora l'ho addestrato almeno a scodinzolare quando mi vede arrivare.
La nostra amicizia è nata quando, avendo lasciato aperto il cancello, Bubi stava entrando per andare a rovistare nella nostra spazzatura (qui i sacchi li si mette fuori dalla porta e passano a ritirarli). Visto che la nostra porta di casa era aperta, l'ho visto arrivare e gli ho fatto un fischio per attirarne l'attenzione. Bubi mi ha guardato e si è fermato, poi gli ho fatto il gesto del "no, no" con il dito e, pur non avendomi mai visto prima, ha incredilmente capito, girato i tacchi e se n'è andato. Da allora ho capito che era un cane degno di ricevere delle attenzioni...
La nostra amicizia è nata quando, avendo lasciato aperto il cancello, Bubi stava entrando per andare a rovistare nella nostra spazzatura (qui i sacchi li si mette fuori dalla porta e passano a ritirarli). Visto che la nostra porta di casa era aperta, l'ho visto arrivare e gli ho fatto un fischio per attirarne l'attenzione. Bubi mi ha guardato e si è fermato, poi gli ho fatto il gesto del "no, no" con il dito e, pur non avendomi mai visto prima, ha incredilmente capito, girato i tacchi e se n'è andato. Da allora ho capito che era un cane degno di ricevere delle attenzioni...
venerdì 7 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 05/10
Niente niente, ma questo è appeso sulla porta di una specie di discoteca dove, dentro, TUTTI BALLANO...
P.S. non mi hanno lasciato fotografare la gente che balla perchè, a quanto ho capito, questo segnale serve per la polizia: se arriva, la gente dentro deve smettere di ballare (perchè è vietato, mi pare ovvio) e, appena se ne va, si può ricominciare. Credo che serva una specie di licenza, per poter ballare....
P.S. non mi hanno lasciato fotografare la gente che balla perchè, a quanto ho capito, questo segnale serve per la polizia: se arriva, la gente dentro deve smettere di ballare (perchè è vietato, mi pare ovvio) e, appena se ne va, si può ricominciare. Credo che serva una specie di licenza, per poter ballare....
giovedì 6 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 04/10
Vi presento oggi il porcellino della Sales Room. Si tratta di un utile gadget, soprattutto per me: ogni volta che qualcuno, nella nostra stanza, parla in lingue diverse dall'inglese di cose non di lavoro, deve pagare 5 rupie. In questo modo almeno, nonostante fossi in ufficio con 4 tedeschi (ora 3 tedesche e 1 italiana) non ero completamente emarginato...
P.S. I soldi raccolti verranno utilizzati per finanziare, a scelta, l'acquisto di caffè o una serata insieme
P.S. I soldi raccolti verranno utilizzati per finanziare, a scelta, l'acquisto di caffè o una serata insieme
mercoledì 5 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 03/10
Cani randagi, cani randagi dappertutto. Dormono sopra il paracarro che delimita i due sensi di marcia di una strada a 4 corsie. Di notte si svegliano e prendono il controllo della città...
domenica 2 ottobre 2011
Ganesh Chaturthi
Ganesh Chaturthi. Ossia, l'inizio delle mie rovine.
Ancora meglio, una giornata degna di essere raccontata.
Partiamo dal principio: in India, tra le varie divinità, figura Ganesh, il dio dalla testa di elefante.(aneddoto curioso: ha testa di elefante perchè un giorno suo padre Shiva, incazzatello, gli ha mozzato la testa e poi, forse resosi conto che la moglie Parvati non avrebbe gradito, ha pensato di rimediare mozzando la testa al primo essere che passava di là, l'elefante, e di metterla sul corpo del figlio che si è così ritrovato bello nasuto. P.S. ovviamente la storia è un po' diversa).
Ganesh, che viene considerato il dio che rimuove gli ostacoli, è particolarmente venerato nel Maharastra, lo stato dove si trova Pune, la città dove vivo. Ogni anno, tra metà Agosto e metà Settembre (a seconda della luna), viene festeggiato per 10 giorni di seguito e posso dirvi che durante le celebrazioni gli indiani vanno fuori di testa. Al 10° giorno poi, al culmine della festa, si conclude tutto con l'immersione delle statue di Ganesh (una statua ogni famiglia) nel fiume.
Capiamoci. Pune ha 4-5 milioni di abitanti, ossia una sbarcata di famiglie e ognuna butta in fiume 1 statua (piccola, ma pur sempre una stuatua). Vi segnalo questo post di un altro blogger dove si parla del problema connesso dell'inquinamento.
Bon, premessa fatta, mi pare ovvio che, quantomeno nell'ultimo giorno di celebrazione, quello più fuori di testa, decidiamo di partecipare per scoprire un momento di vera India. Fortuna vuole che cada di domenica e quindi non abbiamo problemi di orario.
Prima di uscire, da persona intelligente, chiedo ai miei compagni "vi scoccia se lascio il portafoglio a casa? Non vorrei che, in mezzo alla calca, me lo fregassero". Nessun problema da parte loro e quindi porto solo il cellulare che, come saprete, uso per fare le foto.
Problema 1: esco con una polo bianca. E poi vedo questo:
Gente che si tira dietro polvere colorata che immagino non essere fatta proprio apposta per essere lavabile...
La prima tappa quindi è in un negozio che vende magliette (mica facile da trovare, il giorno della più importante festa nazionale...), insieme ad altri 2 compagni che hanno lo stesso mio problema. Cerchiamo ovviamente di andare al risparmio, sapendo che i nostri acquisti potrebbero, con buona probabilità, non durare fino al giorno successivo e troviamo l'offertona di 3 magliette a 1000 rupie (13 euro) che cogliamo al volo.
Problema 2: siamo in 6 e in un risciò solo non ci stiamo. 3 salgono su un risciò che parte sprintoso e gli altri 3 partono in ritardo. Risultato: ci perdiamo. La cosa per fortuna si risolve velocemente quando il nostro autista ci dice "chiamate i vostri amici e fategli passare il cellulare all'altro autista, ci parlo io". Un paio di bestemmie in indiano e ci ritroviamo, ma non prima che il nostro autista ci dica "a me questa festa non piace. A me piace solo l'islam". Vabbè, contento te...
Insomma, ci ritroviamo in Laxmi Road e ci immergiamo nella calca. CALCA. CALCA del tipo che non si è mai visto, ossia che per passare la gente ti spinge in un unico enorme serpentone umano (e c'ha ragione perchè altrimenti si sta tutti fermi), ti scavalca ecc.
Questa foto è di una via laterale, MOLTO meno trafficata:
Tempo credo 3 minuti e arriviamo in una strada un po' più sgombra, dove della gente balla attorno ad una statua un po' più grandicella sopra un carretto. Si tirano le polveri colorate, musica indo-techno-religiosa, sono contentissimi. Specie quando ci vedono, noi stranieri, che li guardiamo con dei sorrisoni. Sarà che, come ho già detto, gli indiani amano gli stranieri.
Insomma, prendono i miei compagni e li tirano in mezzo e via a ballare tutti insieme e giù di polvere colorata e tutti dietro al carretto dove ballano le donne, tanto che un tizio da davanti si lancia tutto incazzato verso il buon Marc, uno dei miei compagni, ma viene placcato al volo dagli altri del suo gruppo. Alla fine immaginiamo che non abbia apprezzato che Marc ballasse nella zona delle donne, ma sinceramente... ma come facciamo noi a sapere ste cose??
Il risultato comunque è questo:
Io fortunatamente riesco a scamparla con la scusa che devo riprendere la scena (video mai pervenuto, ahimè) e quindi sono bello bello pulito.
Decidiamo di proseguire verso la parte centrale della parata e nel frattempo ci imbattiamo in un altro cerchio di gente che balla tirandosi le polveri ecc.
Gli autoctoni ci fanno cenno di avvicinarsi e io immagino che sia per farci vedere meglio, dato che eravamo dietro almeno 4-5 file di persone. MAI ERRORE FU ALTRETTANTO GRAVE. Dopo il primo passo in direzione di una migliore visibilità, 1000 mani mi afferrano e mi lanciano direttamente in mezzo alle danze. Stavolta tocca agli amici fotografare...
Innanzitutto, tento di parlamentare:
ma la cosa non sembra avere grande successo, quindi di fronte alle insistenze... BALLO!
Non vi dico la quantità di polvere che nel frattempo mi hanno tirato addosso, in bocca, negli occhi, nelle orecchie e una bella manciata piena dentro la maglietta perchè fa tanta simpatia...
A tirarmi fuori arriva la polizia che, per motivi oscuri, mi fa "no dancing!". Ovviamente al poliziotto non arriva nemmeno un granello di polvere colorata...
Sinceramente credo che ci siano 2 motivi comunque: il primo è che, essendo una festa religiosa, qualcuno potrebbe non apprezzare; il secondo che, come vi ho detto, gli indiani amano gli stranieri e quindi si stava radunando una folla micidiale che stava bloccando completamente il traffico.
Comunque, in definitiva, esco in questo stato (colore della maglietta: azzeccatissimo, ottimo acquisto!):
Proseguiamo, di nuovo verso la parata, finchè finalmente non la raggiungiamo. E qui non mi resta altro da fare che far parlare le foto:
Davvero molto bello!
Problema 3: in mezzo alla calca ad un certo punto rimango bloccato. Il serpentone umano si ferma esattamente davanti a me e non capisco il motivo, perchè non c'è nessun ostacolo nè niente. Provo a farmi largo ma non c'è verso. Improvvisamente, si riparte. Schizzo avanti perchè stavo per perdere di vista i miei amici (in mezzo ad almeno 200.000 persone e non sarebbe bello) ma dopo 3 passi, l'illuminazione. PORCA MISERIA HO CAPITO COSA CAVOLO E' SUCCESSO! La mano va immediatamente verso la tasca e BLAM!, niente più cellulare! Torno sui miei passi di corsa, ma capisco immediatamente che non c'è storia: impossibile individuare il ladro. Tempo 2 secondi e mi rendo anche conto che, se non corro subito avanti dai miei amici, rischio di perderli e stavolta sono pure senza telefono quindi sarei davvero nella cacca. Loro intanto non si sono accorti di niente...
FORTUNA VUOLE CHE IO SIA ANCHE UN PO' INTELLIGENTE OGNI TANTO e quindi, prima di uscire, abbia chiesto ad una dei miei compagni se potevo lasciare a casa il portafoglio perchè AVEVO PAURA CHE IN MEZZO ALLA CALCA ME LO RUBASSERO! Sono un veggente!!
Vabbè insomma li ritrovo e gli dico dell'accaduto e quindi di stare attenti alla loro roba. In pochi minuti i nervoso e il dispiacere lasciano comunque posto alla rassegnazione e decido quindi di godermi la festa.
In effetti non è niente male: vediamo altri carri, gente che balla, che suona e che canta, gente con magliette di Hitler... sì, gente con magliette di Hitler.
Abbiamo scoperto che, qui in India, Hitler piace e non capiscono bene perchè in Europa lo si odi così tanto...
Ad un certo punto, durante la visita, ci viene anche un po' di fame. Io sono senza soldi e senza cellulare quindi scrocco... cibo da strada! E non siamo nemmeno stati male!
La giornata volge verso la conclusione ma ancora non abbiamo visto immergere manco mezzo Ganesh nell'acqua. Andiamo quindi verso il fiume, insieme a tutta la folla che, effettivamente, si sta dirigendo lì.
Ci fermiamo su un ponte ad ammirare l'atto finale: ci sono tantissimi persone, sulle rive, che immergono le statue della divinità e almeno altrettanto che le osservano. Una famiglia, di fianco a noi, ci spiega un po' come funziona la cosa e, già che c'è, ci offre pure un po' di quello che stanno mangiando.
Alla fine decidiamo di scendere insieme al resto della gente, famiglie che portano ciascuna il proprio Ganesh:
Poco prima della riva, ci accorgiamo che il rito è leggermente più complesso di quanto immaginavamo: prima di immergere la statua bisogna posarla da qualche parte, onorarla con incenso e offerte di cibo e pregare. Mentre la si porta invece bisogna cantare "Ganapati Bappa Morya, Pudhachya Varshi Laukar ya (O lord Ganesha, torna presto l'anno prossimo)".
Non solo, ma viene anche offerto cibo alla gente e così, sarà che siamo stranieri, in poco tempo ci ritroviamo pieni di dolcetti, verdure e cosucce varie che, ovviamente, nessuno mi vuole mettere nella mano sinistra anche se la destra è strapiena (vedi 2 post prima se non hai capito). Mangiamo e facciamo foto a famiglie felicissime di mettersi in posa per noi:
Alla fine, ci lasciano persino aiutarli ad immergere Ganesh!
Insomma, pioggia, balli, musica indiana mischiata ai ritmi techno sparata a tutto volume, cibo, confusione, traffico, furto del cellulare, foto che facciamo noi, foto che ci fa la gente ecc. ecc.... è stata davvero una giornata interessante!
Ancora meglio, una giornata degna di essere raccontata.
Partiamo dal principio: in India, tra le varie divinità, figura Ganesh, il dio dalla testa di elefante.(aneddoto curioso: ha testa di elefante perchè un giorno suo padre Shiva, incazzatello, gli ha mozzato la testa e poi, forse resosi conto che la moglie Parvati non avrebbe gradito, ha pensato di rimediare mozzando la testa al primo essere che passava di là, l'elefante, e di metterla sul corpo del figlio che si è così ritrovato bello nasuto. P.S. ovviamente la storia è un po' diversa).
Ganesh, che viene considerato il dio che rimuove gli ostacoli, è particolarmente venerato nel Maharastra, lo stato dove si trova Pune, la città dove vivo. Ogni anno, tra metà Agosto e metà Settembre (a seconda della luna), viene festeggiato per 10 giorni di seguito e posso dirvi che durante le celebrazioni gli indiani vanno fuori di testa. Al 10° giorno poi, al culmine della festa, si conclude tutto con l'immersione delle statue di Ganesh (una statua ogni famiglia) nel fiume.
Capiamoci. Pune ha 4-5 milioni di abitanti, ossia una sbarcata di famiglie e ognuna butta in fiume 1 statua (piccola, ma pur sempre una stuatua). Vi segnalo questo post di un altro blogger dove si parla del problema connesso dell'inquinamento.
Bon, premessa fatta, mi pare ovvio che, quantomeno nell'ultimo giorno di celebrazione, quello più fuori di testa, decidiamo di partecipare per scoprire un momento di vera India. Fortuna vuole che cada di domenica e quindi non abbiamo problemi di orario.
Prima di uscire, da persona intelligente, chiedo ai miei compagni "vi scoccia se lascio il portafoglio a casa? Non vorrei che, in mezzo alla calca, me lo fregassero". Nessun problema da parte loro e quindi porto solo il cellulare che, come saprete, uso per fare le foto.
Problema 1: esco con una polo bianca. E poi vedo questo:
Gente che si tira dietro polvere colorata che immagino non essere fatta proprio apposta per essere lavabile...
La prima tappa quindi è in un negozio che vende magliette (mica facile da trovare, il giorno della più importante festa nazionale...), insieme ad altri 2 compagni che hanno lo stesso mio problema. Cerchiamo ovviamente di andare al risparmio, sapendo che i nostri acquisti potrebbero, con buona probabilità, non durare fino al giorno successivo e troviamo l'offertona di 3 magliette a 1000 rupie (13 euro) che cogliamo al volo.
Problema 2: siamo in 6 e in un risciò solo non ci stiamo. 3 salgono su un risciò che parte sprintoso e gli altri 3 partono in ritardo. Risultato: ci perdiamo. La cosa per fortuna si risolve velocemente quando il nostro autista ci dice "chiamate i vostri amici e fategli passare il cellulare all'altro autista, ci parlo io". Un paio di bestemmie in indiano e ci ritroviamo, ma non prima che il nostro autista ci dica "a me questa festa non piace. A me piace solo l'islam". Vabbè, contento te...
Insomma, ci ritroviamo in Laxmi Road e ci immergiamo nella calca. CALCA. CALCA del tipo che non si è mai visto, ossia che per passare la gente ti spinge in un unico enorme serpentone umano (e c'ha ragione perchè altrimenti si sta tutti fermi), ti scavalca ecc.
Questa foto è di una via laterale, MOLTO meno trafficata:
Tempo credo 3 minuti e arriviamo in una strada un po' più sgombra, dove della gente balla attorno ad una statua un po' più grandicella sopra un carretto. Si tirano le polveri colorate, musica indo-techno-religiosa, sono contentissimi. Specie quando ci vedono, noi stranieri, che li guardiamo con dei sorrisoni. Sarà che, come ho già detto, gli indiani amano gli stranieri.
Insomma, prendono i miei compagni e li tirano in mezzo e via a ballare tutti insieme e giù di polvere colorata e tutti dietro al carretto dove ballano le donne, tanto che un tizio da davanti si lancia tutto incazzato verso il buon Marc, uno dei miei compagni, ma viene placcato al volo dagli altri del suo gruppo. Alla fine immaginiamo che non abbia apprezzato che Marc ballasse nella zona delle donne, ma sinceramente... ma come facciamo noi a sapere ste cose??
Il risultato comunque è questo:
Io fortunatamente riesco a scamparla con la scusa che devo riprendere la scena (video mai pervenuto, ahimè) e quindi sono bello bello pulito.
Decidiamo di proseguire verso la parte centrale della parata e nel frattempo ci imbattiamo in un altro cerchio di gente che balla tirandosi le polveri ecc.
Gli autoctoni ci fanno cenno di avvicinarsi e io immagino che sia per farci vedere meglio, dato che eravamo dietro almeno 4-5 file di persone. MAI ERRORE FU ALTRETTANTO GRAVE. Dopo il primo passo in direzione di una migliore visibilità, 1000 mani mi afferrano e mi lanciano direttamente in mezzo alle danze. Stavolta tocca agli amici fotografare...
Innanzitutto, tento di parlamentare:
ma la cosa non sembra avere grande successo, quindi di fronte alle insistenze... BALLO!
Non vi dico la quantità di polvere che nel frattempo mi hanno tirato addosso, in bocca, negli occhi, nelle orecchie e una bella manciata piena dentro la maglietta perchè fa tanta simpatia...
A tirarmi fuori arriva la polizia che, per motivi oscuri, mi fa "no dancing!". Ovviamente al poliziotto non arriva nemmeno un granello di polvere colorata...
Sinceramente credo che ci siano 2 motivi comunque: il primo è che, essendo una festa religiosa, qualcuno potrebbe non apprezzare; il secondo che, come vi ho detto, gli indiani amano gli stranieri e quindi si stava radunando una folla micidiale che stava bloccando completamente il traffico.
Comunque, in definitiva, esco in questo stato (colore della maglietta: azzeccatissimo, ottimo acquisto!):
Proseguiamo, di nuovo verso la parata, finchè finalmente non la raggiungiamo. E qui non mi resta altro da fare che far parlare le foto:
Davvero molto bello!
Problema 3: in mezzo alla calca ad un certo punto rimango bloccato. Il serpentone umano si ferma esattamente davanti a me e non capisco il motivo, perchè non c'è nessun ostacolo nè niente. Provo a farmi largo ma non c'è verso. Improvvisamente, si riparte. Schizzo avanti perchè stavo per perdere di vista i miei amici (in mezzo ad almeno 200.000 persone e non sarebbe bello) ma dopo 3 passi, l'illuminazione. PORCA MISERIA HO CAPITO COSA CAVOLO E' SUCCESSO! La mano va immediatamente verso la tasca e BLAM!, niente più cellulare! Torno sui miei passi di corsa, ma capisco immediatamente che non c'è storia: impossibile individuare il ladro. Tempo 2 secondi e mi rendo anche conto che, se non corro subito avanti dai miei amici, rischio di perderli e stavolta sono pure senza telefono quindi sarei davvero nella cacca. Loro intanto non si sono accorti di niente...
FORTUNA VUOLE CHE IO SIA ANCHE UN PO' INTELLIGENTE OGNI TANTO e quindi, prima di uscire, abbia chiesto ad una dei miei compagni se potevo lasciare a casa il portafoglio perchè AVEVO PAURA CHE IN MEZZO ALLA CALCA ME LO RUBASSERO! Sono un veggente!!
Vabbè insomma li ritrovo e gli dico dell'accaduto e quindi di stare attenti alla loro roba. In pochi minuti i nervoso e il dispiacere lasciano comunque posto alla rassegnazione e decido quindi di godermi la festa.
In effetti non è niente male: vediamo altri carri, gente che balla, che suona e che canta, gente con magliette di Hitler... sì, gente con magliette di Hitler.
Abbiamo scoperto che, qui in India, Hitler piace e non capiscono bene perchè in Europa lo si odi così tanto...
Ad un certo punto, durante la visita, ci viene anche un po' di fame. Io sono senza soldi e senza cellulare quindi scrocco... cibo da strada! E non siamo nemmeno stati male!
La giornata volge verso la conclusione ma ancora non abbiamo visto immergere manco mezzo Ganesh nell'acqua. Andiamo quindi verso il fiume, insieme a tutta la folla che, effettivamente, si sta dirigendo lì.
Ci fermiamo su un ponte ad ammirare l'atto finale: ci sono tantissimi persone, sulle rive, che immergono le statue della divinità e almeno altrettanto che le osservano. Una famiglia, di fianco a noi, ci spiega un po' come funziona la cosa e, già che c'è, ci offre pure un po' di quello che stanno mangiando.
Alla fine decidiamo di scendere insieme al resto della gente, famiglie che portano ciascuna il proprio Ganesh:
Poco prima della riva, ci accorgiamo che il rito è leggermente più complesso di quanto immaginavamo: prima di immergere la statua bisogna posarla da qualche parte, onorarla con incenso e offerte di cibo e pregare. Mentre la si porta invece bisogna cantare "Ganapati Bappa Morya, Pudhachya Varshi Laukar ya (O lord Ganesha, torna presto l'anno prossimo)".
Non solo, ma viene anche offerto cibo alla gente e così, sarà che siamo stranieri, in poco tempo ci ritroviamo pieni di dolcetti, verdure e cosucce varie che, ovviamente, nessuno mi vuole mettere nella mano sinistra anche se la destra è strapiena (vedi 2 post prima se non hai capito). Mangiamo e facciamo foto a famiglie felicissime di mettersi in posa per noi:
Alla fine, ci lasciano persino aiutarli ad immergere Ganesh!
Insomma, pioggia, balli, musica indiana mischiata ai ritmi techno sparata a tutto volume, cibo, confusione, traffico, furto del cellulare, foto che facciamo noi, foto che ci fa la gente ecc. ecc.... è stata davvero una giornata interessante!
sabato 1 ottobre 2011
La foto del giorno dopo: 01/10
Post speciale e commemorativo: questa è l'ultima foto non pubblicata scattata con l'ahimè rubato N97. Muuuuu!
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