lunedì 16 luglio 2012

SFIGA NERA parte 1: la malattia





Abbiate pazienza ma sto lavorando, in media, 12 ore al giorno. Quando torno a casa non ho proprio tantissimissima voglia di mettermi sul blog...

Ma, ad ogni modo, ora che è tornata Katia le cose dovrebbero migliorare, per il blog - e per me -.

Vorrete tuttavia cos'è successo in questo periodo, per cui eccomi qui a raccontarvelo, nella speranza di farmi perdonare la prolungata mancanza di aggiornamenti.

Ripartiamo da quando Katia se n'è andata.
Posso dirvi che la mia vita è stata abbastanza miserabile in questo periodo: orari di lavoro lunghissimi e una collezione di sfighe come non ne vedevo da tempo.

Sfiga 1: 
Come ricorderete dai post precedenti, il giorno successivo alla partenza sono andato in campagna a mangiare a casa di una famiglia indiana con cui abbiamo fatto amicizia.
Ora, la giornata è andata anche bene, ma forse l'igiene non era proprio il punto forte della visita. Aggiungiamoci che, mancando la morosa che cucina, ho ricominciato a mangiare solo schifezze (roba da fast food, perchè il cibo indiano non lo sopporto praticamente più).
Morale della favola? Frequenti visite al bagno dell'ufficio che, in un paio di giorni, si sono poi trasformate nella necessità di prendere 3 giorni di ferie malattia, tentare di campare a riso bianco, cracker e limone lime e la perdita di almeno un paio di kili.
Credetemi, raramente sono stato così male: a parte i già citati problemi intestinali ho avuto febbre, mal di testa, male al collo e alla schiena, sinusite, raffreddore e persino cali di pressione così forti - dati dalla debolezza e disidratazione - da rendermi difficoltoso il respiro.
Ad ogni modo, grazie alla nuova dieta e al contributo dell'Enterogermina (nota a parte: la farmacia, grazie a Dio, è davanti a casa. Seppur con fatica ci sono andato - ovviamente unico momento in cui ha deciso di piovere - e fortunatamente avevano l'Enterogermina. Mi hanno lasciato un po' perplesso quando mi hanno chiesto quanta ne volevo. "1 o 2", indicandomi i flaconcini. Io, abitutato a come ci si cura in Italia, gli faccio "10", ossia una scatola. Farmacista felice e ho capito perchè: 35 rupie a flaconcino, 50 centesimi di euro! Come in Italia! Per quello che qui li vendono a 1 o 2 alla volta!), mi sono ripreso quanto basta per tornare in ufficio e non bruciarmi altri giorni di ferie malattia.

CONTINUA...

1 commento:

  1. Argh! Mi dispiace troppo sapere che sei stato male, nn deve essere stato per niente divertente.
    Riprenditi presto!

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