mercoledì 18 luglio 2012

SFIGA NERA parte 3: La bici

Vado al Centro Commerciale per fare un po' di spese prima della finale degli Europei (che già è un'altra sfiga di suo, se volete). L'orario è già abbastanza tardo - verso le 19.00 - e il tempo promette pioggia. Il parcheggio è il caos più totale: inservienti del centro commerciale, in mezzo alla strada, dirigono il traffico di macchine per fare in modo che qualcuno, ogni tanto, riesca ad entrare e qualcun altro ad uscire.
Io che già so che qui odiano le biciclette (a mio parere perchè sono segno di povertà) neanche ci provo e parcheggio prima, lungo il recinto di un'altra society. Tanto, immagino, chissenefrega.
Entro e compro, alla fine esco tardi (ceno anche dentro lì) che sono già le 21.00. Piove di fisso. SCALTRAMENTE mi sono portato via l'impermeabile nello zaino, quindi beffo tutti quelli che aspettano che spiova, mi vesto e via, sotto la pioggia.
Recupero la bici, salgo e parto ma mi accorgo di fare una fatica boia. "Che cavolo..?". Mi giro, guardo, la ruota posteriore a terra. Che culo. Fa caldo, ho la spesa in mano, piove e l'impermeabile ovviamente mi salva dall'acqua ma non fa uscire un respiro. Comincio a sudare. Mi porto la bici a piedi fino a casa sotto la pioggia, sudato come una bestia: quasi un'ora (sono circa 4 kilometri). Già che ci sono vado a vedere se il biciclettaio è aperto, ma direi che potete indovinare l'esito: l'unico negozio della zona che, invece che alle 22, chiude alle 21.
Il giorno dopo vado a farmi riparare la ruota. 30 rupie e 45 minuti (non sono proprio velocissimi) così che arrivo in ritardo. Quantomeno però mi spiega l'arcano: se parcheggi sul muro di una society è facile che le guardie ti buchino le gomme. Infatti, mi fa notare, il buco non è uno solo ma due e vicini, segno che sono stati fatti con un chiodo. Mille maledizioni alle guardie che, di notte e con la pioggia, hanno deciso di bucarmi la ruota.
Riparto felice. 

Il giorno dopo prendo la bici, ruota a terra. Nuove maledizioni per le guardie e qualcuna anche al biciclettaro. Ri-vado, mi faccio gonfiare la ruota nella speranza che regga fino a sera e gli dico che, se non regge torno il giorno dopo. Arrivo in ufficio in ritardo.
La sera esco da lavoro e la ruota è COMPLETAMENTE a terra. Le guardie credo che ormai abbiano restituito l'anima a Dio sotto il furore dei miei nefasti auguri.
Decide che me ne strafrego e vado a casa pedalando. Faccio fatica ma almeno non ci metto un'ora. Cambierò la camera d'aria e amen.
Il giorno dopo, sveglia presto, vado a cambiare sta ruota. Il tizio trova il chiodo finalmente, ancora piantato nel copertone. Grazie al cavolo che si è ribucata la gomma... Quantomeno ha l'onesta di non farmi pagare il lavoro ma solo la camera d'aria. Comunque arrivo in ufficio in ritardo.

Nessun commento:

Posta un commento

Potete commentare anche senza registrarvi, ma in quel caso firmatevi altrimenti come farò a sapere chi siete??